S come SANGIOVESE (degustazione A.I.S.)





Nella straordinaria location di Cortenova ricevimenti, a Casamassima, si è tenuta la degustazione organizzata dalla delegazione ais Murgia, con protagonista assoluto il vitigno SANGIOVESE



Vitigno di grande interesse e di grande fortuna, è infatti l'uva a  bacca nera piu coltivata. Secondo i dati istat nel 2010 il sangiovese si estendeva su 71.000 ettari. E' senza dubbio il vitigno principe della Toscana che è stata resa celebre e a sua volta a reso celebre in italia e nel mondo questo vitigno. Entra in 243 vini tra doc e docg. E' un vitigno antico, la prima citazione nota è del 1590, se ne parla come di sangioveto da parte di Giovan Vettorio Soderini nel suo libro "Coltivazione toscana delle viti e di alcuni alberi " in cui si parla di sangiovese descrivendolo come un vitigno "sugoso e pienissimo di vino, che non fallisce mai". 
Nel 1870 il Barone Bettino Ricasoli in una lettera inviata al professor Studiati individua una sorta di formula del chianti (per saperne di piu CLICCA QUI). Sulle origini del nome sangiovese ci sono diverse teorie. Qualcuno sostiene che provenga da sangiovannese in quanto originario di san Giovanni Valdarno, oppure siccome germoglia a fine giugno in coincidenza con la festa di San Giovanni Battista sarebbe dedicato a questo santo. C'è anche chi dice che venga da sanguis ionis (sangue di Giove) oppure che sia ritenuto giovevole al sangue. Non sappiamo ovviamente quale di queste versioni sia quella vera.
Interessante è anche la storia delle origini di questo vitigno, ritenuto autoctono, giustamente, dai toscani che hanno provato ad immaginarne un origine etrusca. Ma alcune ricerche hanno iniziato a mettere in crisi questa idea e come non citare una delle ultime ricerche fatta dal gruppo del professor. Donato Antonacci 
pubblicato sulla rivista internazionale Molecular Biotechnology l’11 marzo 2012. In questo studio si sostiene che il sangiovese sia un incrocio di ciliegiolo (detto anche aglianicone) e negrodolce (un uva salentina di inizio 800). 
Il sangiovese, come il pinot nero, è mutevole e tende a creare altri vitigni. Matura tardivamente tra fine settembre e inizio ottobre e ama terreni calcarei. Quando è lavorato in purezza ha un colore moderato, una ricca dotazione tannica, bella acidità e buona struttura. E' il nostro vitigno internazionale, perchè lo stanno coltivando in mezzo mondo. 
Ma passiamo alla degustazione di queste 9 bottiglie che rappresentano 9 sfumature di sangiovese, provenienti da diverse regioni e quindi diversi microclimi e territori.
1) 2014 CHIANTI CLASSICO "BERARDENGA" (Fèlsina) 

La fattoria di Fèlsina viene acquistata nel 1996 da Domenico e suo figlio Giuseppe Poggiali che modernizzarono la conduzione della campagna senza abbandonare lo spirito della tradizione. In pochi anni si è arrivati a quaranta ettari a vite cambiando così l'organizzazione dell'azienda. L'amicizia con Luigi Veronelli e la collaborazione con l'enologo Franco Bernabei hanno contribuito a fare di questa cantina un punto di riferimento per la Toscana e il Sangiovese. Ricordiamo che di questa cantina dall'83 fanno parte vini del calibro di Fontalloro e Rancia. Dal 1990 anche Giovanni Poggiali si occupa della cantina, che ha scelto dopo un attento studio e guidato dalla voglia di conservare il patrimonio vitivinicolo della zona, di produrre vini con sangiovese in purezza.
Ho avuto modo durante la serata di degustare il chianti classico, ottenuto da uve allevate a spalliera a cordone speronato e guyot semplice su terreni di arenarie e alberese.  La vendemmia avviene dalle prime 3 settimane di ottobre e il vino viene vinificato con una fermentazione tra i 28 e i 30°C e macerazione in vasche d'acciaio con affinamento in botti di rovere di Slavonia con un apiccola percentuale affinata in barrique di secondo-terzo passaggio per 12 mesi.



Il vino si presenta con una bella luminosità e trasparenza, di un colore rosso rubino che tende al granato, bella la consistenza. All'esame olfattivo si percepiscono sin da subito sentori di amarena, ciliegia sotto spirito, viola appassita e una leggera spaziatura. In bocca risulta fresco, elegante e persistente, con un tannino di carattere ma non aggressivo. Bella sapidità e buona corrispondenza tra olfatto e gusto. Un vino che ben accompagna una cena a base di carne.

2) 2012 MORELLINO DI SCANSANO "Riserva" (Moris)

Duecento anni fa circa, la famiglia Moris partì dalla Spagna per raggiungere la maremma toscana. Da generazioni la famiglia Moris è dedita all'agricoltura e nel corso degli anni è andata sempre più specializzandosi nella viticoltura ormai diventata la principale destinataria delle energie e delle attenzioni. I terreni si estendono per 476 ettari di cui 33 di vigneti che ricadono nel comprensorio della denominazione di origine controllata "Morellino di Scansano". 
Il vino proposto, un Morellino di Scansano. riserva, 2011 è un blend composto per il 90% da Sangiovese e 10% di Cabernet Sauvignon e Merlot.
Le viti sono allevate a spalliera guyot e sono piantate su arenarie di origine marina. La vendemmia viene effettuata tra le ultime due settimane di settembre e la prima di ottobre. La vinificazione avviene in vasche di cemento vetrificate a temperatura controllata con una macerazione che si protrae per 20 giorni. il vino viene poi affinato in barrique di secodno e terzo passaggio per 1 anno e messo in commercio dopo un ulteriore affinamento in bottiglia di almeno 6 mesi



Colore fresco, dovuto anche al contributo del cabernet e del merlot, che mantiene ancora toni di rubino, lucente. Bella avvolgenza e consistenza. 
Al naso è delicato e si esprime con note di frutti di bosco, lievi sentori balsamici, liquirizia. In bocca il tannino ha forza pur sorretto da una bella acidità, un vino caldo e di buona persistenza con un finale amarognolo segnato dal tannino, un vino che sicuramente saprà esprimersi meglio tra qualche anno.


3) 2012 TOSCANA "TEUTO" (Tenuta Podernovo)

La tenuta Podernovo fa parte delle cantine che fanno capo alla famiglia Lunelli (diventata famosa per la trento doc Ferrari, in trentino), uno splendido poggio vitato nel comune di Terricciola, in Toscana, su terreni composti da sabbie e depositi fossili, che insieme ad un ottimo microclima rendono la zona ideale per la coltivazione della vite. Il Teuto è ottenuto per il 95% da Sangiovese e 5% di merlot, da uve allevate a cordone speronato. La vendemmia viene eseguita a mano, segue poi una premacerazione a freddo di 36 ore ed una fermentazione in tini di legno con temperatura tra i 26 e i 28°C. Dopo la macerazione che dura 15-20 giorni, il vino è affinato per 12 mesi in tonneaux e 12 mesi in botte grande. Prima di essere messo in commercio fa ulteriori 12 mesi di affinamento in bottiglia.


Si esprime con un colore rosso granato, di bella trasparenza e luminoso, consistente. Al naso vengono fuori sentori balsamici e qualche nota eterea, la speziatura, pepe nero, cannella, frutti rossi. In bocca il vino è rotondo, con una decisa nota tannica e buona acidità.

4) 2014 MARCHE "SOLO" (Fattoria Dezi)

Questa azienda da quando è gestita da i 2 fratelli Davide e Stefano Dezi è passata da una produzione massiva ad una di qualità, con appena 50mila bottiglie prodotte su 15 ettari di proprietà, buona parte impiantati con mentepulciano e sangiovese. Il "Solo" viene prodotto con uve sangiovese in purezza, allevate a spalliera su un terreno sabbioso e argilloso. Dopo la vendemmia, ad ottobre, il vino fermenta per 10 giorni sulle vinacce a temperatura controllata in piccole vasche di cemento a cappello sommerso.
Il vino matura poi in barrique per 14 mesi e viene ulteriormente affinato in bottiglia per altri 12 mesi.

Belle le note cromatiche, un rosso rubino con tendenza al granato, impenetrabile e di grande consistenza. Al naso si esprime con frutti rossi e neri, sentori tostati e speziati. All'esame gusto-olfattivo risulta fresco, con un tannino vivido ma ben levigato dall'acidità del sangiovese. Un vino che può ancora evolvere.

5) 2013 CARMIGNANO "VILLA DI CAPEZZANA" (Tenuta di Capezzana)

Storica cantina Toscana, la Tenuta di Capezzana , le cui testimonianze risalgono all'800. Dal 1920 la proprietà è della famiglia Contini Bonacossi che conduce la cantina da ben 4 generazioni. Il carmignano di "villa di Capezzana " è un rosso longevo che ha nel sangiovese il suo marchio di fabbrica, da sempre affiancato da una piccola percentuale di cabernet sauvignon. L'azienda ha una superficie di 670 ettari, di cui 104 coltivati a vigneto e 140 a oliveto. Dal 2013 l'azienda ha iniziato un percorso di conversione al biologico. Il vino coem gia accennato è composto per l'80% da Sangiovese e per il restante 20% da Cabernet Sauvignon allevati a spalliera e vendemmiati tra l'ultima settimana di settembre e la prima di ottobre. La vinificazione avviene in vasche di acciaio dove il vino fermenta per 7 giorni per poi macerare con le bucce per altri 13 giorni prima della svinatura. Viene eseguita una fermentazione malolattica in tonneaux di legno francese per poi proseguire con un affinamento di 12 mesi in tonneaux e 12 mesi in bottiglia.


Colore di un bel rosso granato intenso, consistente. Al naso si avvertono piccoli frutti rossi, note di violetta, odori balsamici, tabacco e liquirizia per finire su sentori speziati, possiamo apprezzarne la finezza.
In bocca il vino è ricco, fresco, sapido con un tannino morbido e una buona corrispondenza con il naso. Vino di una bella persistenza e con possibilità di evolvere ancora.

6) 2011 VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO "Riserva" (Poderi Boscarelli)

Boscarelli è una piccola azienda situata nel territorio di Montepulciano, a Cervognano, condotta dalla famiglia De Ferrari. Paola, la figlia del fondatore Egidio Corradi, che acquistò la tenuta nel 1962, si occupa della parte amministrativa, mentre i figli Nicolò e Luca gestiscono la produzione. L'età media dei vigneti è di 20-25 anni, con punte che vanno oltre i 40. I terreni sono in prevalenza alluvionali, ma a tratti è possibile trovare terre rosse e zone più sabbiose. Per l'affinamento si utilizzano legni di varie dimensioni con tendenza a diminuire la percentuale di nuovo progressivamente. Ne risultano dei vini di grande livello, e di grande longevità. Il vino degustato è ottenuto da Sangiovese Prugnolo Gentile per l'88% e Colorino allevati a spalliera. La vendemmia avviene manualmente con trasporto delle uve in cassetta. Per la vinificazione vengono utilizzati lieviti autoctoni, lasciando fermentare il vino per 10 giorni a temperature tra i 28 e i 30°C. Segue una macerazione di 5/8 giorni. Il vino viene poi affinato in legno di rovere di Slavonia o Francese. Fermentazione malolattica e maturazione che dura dai 28 ai 32 mesi. A seguire un ulteriore affinamento in bottiglia


Colore rosso granato di bella tessitura, trasparenza e luminosità, il vino è limpido e di buona consistenza. Al naso si liberano profumi di piccoli frutti di bosco, una nota balsamica, sentori floreali, rosa, per poi sprigionare odori terziari come tabacco, liquirizia, spezie. In bocca il vino è potente ma anche molto fresco, il tannino è morbido. Un vino rotondo con un finale fruttato e molto persistente.

7) 2013 TORGIANO ROSSO RISERVA "FRECCIA DEGLI SCACCHI " (Terre Margaritelli)

L'azienda Terre Margaritelli nasce nel 1950 per volontà di Fernando Margaritelli che a 60 anni decide di produrre vino, per diletto, per se e la sua famiglia. Nel 2000, Giuseppe, figlio di Ferdinando, decide di allargare la proprietà creando una vera e propria azienda vitivinicola. Oggi l'azienda è biologica, si sviluppa su 60 ettari di cui 52 di vigneto su una collina, Miralduolo, nel cuore dell'Umbria tra Perugia e Assisi nell'area vinicola di Torgiano, una delle prime DOC italiane e DOCG storica a livello regionale con il Torgiano rosso riserva.
Il vino è ottenuto da uve sangiovese in purezza, coltivate secondo il disciplinare dell'agricoltura biologica. Il vino segue un affinamento di 24 mesi in barriques di rovere francese di primo passaggio e minimo 12 mesi in bottiglia


Colpisce la trasparenza del vino, colore rosso granato con sfumature di rubino, un vino di bella struttura. All'olfatto risulta elegante con sentori di lampone, ribes nero, ciliegia accompagnati da note floreali su un sottofondo balsamico e speziato con note di tabacco. In bocca il vino è spesso, di buona acidità e con un tannino ancora in via di evoluzione, abbastanza ruvido. Finale sapido e persistente.

8) 2015 SANGIOVESE DI ROMAGNA "NONNO RICO-Superiore Riserva" (Poderi Morini)

Azienda agricola situata nel cuore della romagna e gestita da Alessandro Morini che insieme a sua moglie Daniela cercano di valorizzare i vitigni locali con l'intento di far conoscere e raccontare l'universo sensoriale della terra di Romagna. Il territorio dove è situata la tenuta gode di un microclima che trae benefici dalla brezza adriatica e dai venti che scendono dall'appennino Tosco-Romagnolo. Il sangiovece di Romagna "Nonno Rico" Superiore riserva è ottenuto da uve sangiovese in purezza allevate a cordone speronato e vendemmiate alla fine della prima settimana di ottobre. Dopo una fermentazione in acciaio il vino viene affinato per 12 mesi in tonneaux e 12 mesi in bottiglia


Rosso rubino con qualche riflesso granato sull'orlo, un vino di grande spessore e profondità. Al naso è inizialmente minerale, salmastro per poi liberare profumi fruttati, ciliegia, prugna e finire con note di tabacco. In bocca il tannino si fa sentire, la potenza del vino domina sull'eleganza. Il vino è denso e persistente e sicuramente darà il meglio di se tra qualche anno.

9) BRUNELLO DI MONTALCINO "CORTE PAVONE" (Loacker)

Il nome Brunello deriva dal modo che avevano i cittadini ilcinesi (di Montalcino), di definire questo vino a causa del suo colore bruno particolarmente intenso. A corte Pavone si produce vino grazie ad un vigneto di 16 ettari posto sulle colline toscane. Il clima ed il terreno argilloso sono parte del successo di questo vino. L'uva viene coltivata in maniera biologica, selezionata attentamente e lavorata in cantina in maniera non aggressiva. La tenuta "Corte Pavone" apparteneva alla famiglia Martini di Montalcino dal 1940, fu ceduta nel 1988 a "Terre di Bindella", dal 1996 appartiene alla famiglia Loacker. Questo brunello è prodotto con uve sangiovese grosso per l'85%, cabernet sauvignon per il 9% e merlot per il restante 6%.
Dopo una fermentazione spontanea di 30 giorni in tini di acciaio con utilizzo di lieviti indigeni il vino viene affinato per almeno 3 anni in grandi botti di rovere e barriques


Rosso granato, fitto, bella avvolgenza. Al naso si avvertono profumi di frutti e fiori con cenni di ciliegia, frutti di bosco che si fondono ad odori di violetta e rosa appassita. Vengono su sentori di tabacco e liquirizia su uno sfondo balsamico per finire con qualche cenno animale. In bocca il vino esprime grande potenza pur rimanendo elegante, un tannino che si fa sentire e una bella freschezza. Ritorna la ciliegia, per finire su sentori speziati e balsamici. 



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