Oggi vi presentiamo questa fantastica ricetta, spero vi piaccia.
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- 1 granchio
- 320g di paccheri
- Prezzemolo
- Olio
- Aglio
- 250g di polpa fine di pomodoro
- 1 limone
- 2 cicale
- Lische di pesce
- Vino bianco
- Sedano, carote e cipolla
PROCEDIMENTO:
Sbollentare in acqua salata il granchio per 2 o 3 minuti, e pulirlo prelevandone dall’interno la polpa (anche dalle chele).
In una pentola far andare a fiamma dolce sedano, carota e cipolla. Alzare la fiamma, aggiungere le lische di pesce, le cicale e ciò che è rimasto del granchio una volta privato della polpa e far tostare per 2 o 3 minuti rigirando il tutto con un mestolo di legno di tanto in tanto, per evitare che la cipolla si bruci.
Quando sentite l’odore di pesce tostato, bagnate con un mezzo bicchiere di vino bianco e fate evaporare. Quando il vino è evaporato, riempire la pentola con dell’acqua fredda e aspettare che bolla.
Una volta raggiunto il bollore far sobbollire per 30/40 minuti il tutto, ottenendo così un profumato fumetto di pesce. Dopodiché filtratelo e mettetelo da parte.
Versate un filo d’olio in una padella salta pasta abbastanza capiente, e fatelo insaporire con uno spicchio d’aglio privato dal germe interno e gambi di prezzemolo (il tutto a fuoco molto lento senza far soffriggere). Togliete l’aglio e il prezzemolo dalla padella, e aggiungete la polpa di granchio rosolandola per bene nell’olio. Dopodiché aggiungete i pelati, mescolate per pochi secondi, e continuate la cottura di questo "sughetto" aggiungendo gradualmente il fumetto di pesce preparato in precedenza (durante questa operazione il fumetto di pesce deve essere mantenuto caldo).
Quando il pomodoro è cotto e il sughetto ci sembra abbastanza gustoso, passate alla cottura della pasta. Cucinate i paccheri in abbondante acqua salata e scolateli nel sughetto di granchio quando mancheranno 2 o 3 minuti ad ultimare la cottura desiderata.
infatti la cottura della pasta verrà ultimata nel "ragù" di granchio aiutandosi con un po’ d’acqua di cottura, così che la pasta assorba gli odori e si crei una bella cremosità.
A cottura ultimata togliere dal fuoco la padella, e saltare la pasta con l’aggiunta di un filo d’olio e una spolverata di prezzemolo. Impiattare e terminare con una spolverata di scorza di limone.
Abbiamo bevuto in abbinamento un Riesling (CLICCA QUI) di una nota cantina del Trentino-Alto Adige, che grazie alla sua mineralità e sapidità si è comportato bene completando un piatto che ha una caratteristica dolcezza data sia dal crostaceo che dal pomodoro. Inoltre l'acidità del riesling ripuliva e preparava la bocca al successivo boccone.
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